QUANDO L’IMPEGNO PAGA…

    

    

LAVORARE in CALABRIA

“La scuola è il passaporto per il futuro. Domani è di coloro che oggi si preparano ad affrontarlo” (Malcom X)

“Cosa farò dopo il diploma?” è una domanda che i giovani studenti si pongono ogni volta che sono chiamati a decidere sul loro futuro lavorativo. Siccome riteniamo che la scuola più aiuta i ragazzi a trovare risposte più è una buona scuola, abbiamo lavorato alla costruzione di un ponte robusto tra la didattica e l‘impresa attraverso il progetto di alternanza, appunto per potere aiutare gli studenti a scegliere la loro strada, sia essa di studio che di lavoro.

Da anni ormai mobilitiamo un piccolo esercito di studenti, (a.s. 2018-19) 450, inseriti a raggiera in ben 240 realtà aziendali, su un territorio che purtroppo fatica a decollare e che per crescere ha anche bisogno che la cultura di impresa si faccia sempre più strada. Per mezzo di questa interazione, attuata con la mobilitazione di molte professionalità presenti nella scuola e la perseveranza di quanti vi hanno lavorato e vi lavorano (la realizzazione del progetto ha preceduto la legge 107), gli studenti hanno approcciato più da vicino il nostro mondo del lavoro e gli imprenditori hanno avuto la possibilità di “selezionare talenti” e dare loro, fino ad oggi venti, occupazione stabile.

Quel che particolarmente ci inorgoglisce e fa acquistare al progetto di alternanza scuola-lavoro un valore aggiunto è avere concorso, per i ragazzi chiamati a lavorare in azienda, ad aiutarli a non abbandonare la loro terra, allentando così la fuga di cervelli e di braccia che da sempre ci impoverisce e desertifica il territorio nel quale viviamo. La corretta conoscenza della nostra realtà lavorativa e della nostra storia insieme all’aumento dell’occupazione conducono al calo della criminalità e allo sviluppo di un modello societario corretto ed armonico, che non è poco in un territorio che rivendica a pieno titolo la necessità di crescere nella cultura e nella legalità. Ben venga, quindi, la conoscenza delle nostre realtà aziendali se può sfociare in qualche assunzione o può scatenare nei ragazzi la voglia di provarci, di mettere in gioco idee e forze. I giovani che per due giorni la settimana, il lunedì ed il martedì, sono assorbiti dal lavoro, si rendono conto che anche in una realtà difficile come la nostra possono esistere ed esistono i modi corretti per produrre, guadagnare e diventare concorrenziali con altri territori italiani. Capire come si attivano determinati meccanismi, come si crea una società, come un’idea imprenditoriale possa essere vincente, è una vittoria di grande portata perché induce nei ragazzi il desiderio di fare e li aiuta ad avere fiducia nelle loro capacità. L’esperienza di alternanza si è rivelata e si rivela, quindi, una sorta di prova tecnica, di tuffo in un mondo che impone il rispetto di certe norme: orari, privacy, uso responsabile di materiali e molto altro. Ma ciò che in particolare concorre alla crescita degli studenti è il lavoro di gruppo. Avere tutti lo stesso scopo produttivo e sapere rispettare regole e limiti è esercizio di enorme valenza, specie in un territorio come il nostro che deve combattere ogni tipo di prevaricazione.

Porte aperte, quindi, agli studenti che vogliono imparare e non solo a scuola e che con il loro comportamento corretto e responsabile hanno fatto superare alle imprese l’iniziale diffidenza fino ad assumerli nella loro struttura. L’ignoranza di una norma, di una procedura, di un software sono lacune che si sanano con la formazione ma allora cosa cerca l’azienda nei ragazzi? Cerca la creatività, l’intraprendenza, l’elasticità mentale, competenze che si affinano prevalentemente sui banchi di scuola facendo diventare importantissima l’interazione scuola-impresa: il tutor aziendale e quello scolastico sono chiamati a lavorare in simbiosi nell’interesse dello studente, sono chiamati a disvelarne le criticità e le eccellenze ed a sviluppare, per quanto possibile, l’enorme potenziale di creatività e di desiderio di fare, che insieme alla forza costituiscono la vera ricchezza della giovinezza.


Alternanza Scuola-Lavoro: il Dirigente Scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Francesco Severi” di Gioia Tauro – prof. Giuseppe Gelardi – ci ha sempre creduto e, ancor prima che intervenisse la L. 107/15 a regolamentarla e prevederne l’obbligo, ha iniziato a lavorare intorno ad una sperimentazione che si è rivelata vincente dato che l’impegno, portato avanti con passione da tutto il corpo docenti e dagli alunni del “Severi”, ha – nel corso degli anni – prodotto i suoi risultati.

Il mondo del lavoro ha schiuso le porte a numerosi ex studenti dell’I.I.S. “Severi” di Gioia Tauro che, con serietà ed applicazione, hanno completato il percorso di alternanza scuola-lavoro, facendosi apprezzare a tal punto che le aziende ospitanti hanno espressamente chiesto che i ragazzi iniziassero a produrre in maniera professionale e retribuita all’interno delle loro realtà.

Si sono premiati, così, la costanza ed il lavoro del team scolastico di alternanza che, nel tempo, ci ha fermamente creduto sperimentando ed educando gli studenti all’autostima ed al potenziamento delle loro capacità di agire in gruppo, di fare squadra e di perseguire un obiettivo comune. Ha impegnato, nel corso degli ultimi anni, centinaia di ragazzi ospitati da un considerevole numero di imprese (circa 205), creando una sinergia tra scuola e ambiente lavorativo, prima impensabile.

L’assunzione dei nostri ragazzi rappresenta una vittoria amplificata dalla realtà socio-economica del luogo che ha bisogno di creare posti di lavoro: le aziende che hanno aperto le loro porte, leader  nei loro settori, sono la dimostrazione che il nostro territorio può e vuole crescere nella cultura e nella legalità.

Nello specifico si tratta delle seguenti imprese:

             

Fattoria della Piana (Candidoni – RC) presso la quale sono stati assunti gli studenti Ascone Attilio (indirizzo chimico), Aurora Lomanto (Indirizzo Informatico), Maria Rita Fedele (Indirizzo Marketing);

S.A.C. srl (Rizziconi – RC) presso la quale sono stati assunti gli studenti Luppino Antonino e Bonfiglio Giuseppe (Indirizzo Chimico);

 

           

Pulimeni Autoaccessori (Gioia Tauro – RC) presso la quale è stato assunto Raso Francesco (Indirizzo Informatico);

I.C.A.R. srl (Gioia Tauro – RC) presso la quale è stata assunta Giorgia Morano (Indirizzo Marketing).

Brilli Consulting (Rosarno) presso la quale ha lavorato fino a luglio 2016 l’alunna Sara Pileio (Indirizzo Marketing)

Vadalà 2 (Gioia Tauro) presso la quale lavora l’alunno Francesco Macrì (Indirizzo CAT)

Expert Rizziconi, presso il quale ha lavorato l’alunno Romeo Raffaele (fino allo scorso anno) e che recentemente ha assunto l’alunno Lamanna Giuseppe (indirizzo Informatico)

Full Service Assistance (Gioia Tauro) presso la quale lavora l’alunna Adriana Fedele (indirizzo Marketing)

 

 

 

 

Forte dei risultati ottenuti e convinto della proficuità dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, l’Istituto “Severi” continuerà a crederci nella speranza di poter, nel suo piccolo, cooperare all’eliminazione della piaga della disoccupazione e al rilancio di un territorio provvisto di “grandi cervelli” desiderosi di contribuire alla crescita della nostra meravigliosa Calabria.